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inclusion in european context

riga (lettonia) 14-18 agosto 2017

la parola "inclusione" declinata in questo video realizzato dal gruppo

my experience

VALUTAZIONE DELL’ ESPERIENZA SVOLTA

  • in quanto a crescita personale:

L’esperienza mi ha dato la possibilità di confrontarmi con docenti, dirigenti scolastici ed un ispettore scolastico, provenienti da diversi Stati Europei tra cui: Croazia, Francia, Grecia, Germania, Lettonia, Romania e Spagna. Tutti i partecipanti lavorano a contatto con la Disabilità in differenti contesti.

  • In quanto a crescita professionale:

Il lavoro di gruppo svolto con gli altri partecipanti mi ha aiutato a capire meglio quali possano essere le difficoltà che incontrano i nostri alunni quando iniziano il percorso di scuola secondaria. Le attività di accoglienza praticate il primo giorno di corso mi sono state utili per proporre, una volta rientrata a scuola, agli studenti delle classi prime, un progetto utile a creare un clima di inclusione. Infatti l’inclusione non deve essere intesa solo come accoglienza dell’alunno disabile, ma come integrazione di tutto il gruppo classe dal momento che i nostri alunni non possono essere omologati in quantoognuno di essi porta con sé un bagaglio personale di vissuti, cultura e costumi che dovrebbero sempre essere tenuti in considerazione se si vuole fare della didattica inclusiva.

  • In quanto a crescita culturale:

Il confronto e la convivenza quotidiana con persone di culture e lingue diverse mi hanno costretto a usare la lingua inglese in tutti i contesti e questo mi ha consentito di migliorare la mia fluenza linguistica. Inoltre, ho avuto la possibilità di conoscere usanze e costumi tipici del paese di provenienza degli altri partecipanti arricchendo cosi il mio bagaglio culturale.

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RICADUTA DELL’ESPERIENZA

Le mie nuove competenze acquisite durante la mobilità sono state usate per        proporre un progetto, nell’area inclusione, dal titolo “Attrazione stellare” (come creare un clima di inclusione). I destinatari del progetto sono stati tutti gli alunni delle classi prime dell’Istituto “Giolitti” di Mondovì. La finalità del progetto è stata quella di promuovere l’inclusione per la realizzazione del benessere fisico, emotivo e psicologico degli alunni all’interno di un ambiente ACCOGLIENTE. Il tutto è stato realizzato attraverso un “gioco” che  proponeva attività finalizzate:

 

  • A conoscere e ricordare i nomi degli alunni della classe,

  • A conoscere le loro personalità,

  • A conoscere le loro aspettative,

  • A creare un clima di accoglienza ed inclusione.

 

Le attività sono state svolte  la seconda settimana di scuola, in collaborazione con i coordinatori di classe, gli insegnanti curriculari e di sostegno, durante le ore di lezione per la durata di due ore per classe.

           

La valutazione del progetto è avvenuta in itinere, per tutto il corso dell’anno scolastico, osservando il clima di accoglienza creatosi in tutte le classi coinvolte. Infatti tutti gli alunni hanno dimostrato di gradire le attività proposte rispondendo in modo positivo e costruttivo.

Si auspica di proporre lo stesso progetto, nei prossimi anni, nelle prime settimane di lezioni, a tutte le classi prime dell’Istituto per fare accoglienza e creare un clima di aggregazione e cooperazione.

L'attività è entrata a far parte delle modalità di accoglienza per le classi prime.

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